Conta circa mille imprese la filiera lapidea di Massa-Carrara, oltre quattromila addetti che esportano in tutto il mondo prodotti grezzi e lavorati per 562 milioni di euro di controvalore.
Si tratta di imprese solide, propense ad investire con una redditività netta doppia rispetto agli altri settori della provincia.
Sono questi, in estrema sintesi, i risultati del primo rapporto sull’Osservatorio del marmo, presentati il 6 dicembre presso la sede di Carrara della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. L’Osservatorio è stato promosso da un accordo tra il comune di Carrara, la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e il Consorzio Zona Industriale Apuana, siglato a febbraio 2024.
L’Osservatorio del Marmo non solo mira a valorizzare le risorse locali, ma ha come obiettivo principale quello di fornire una conoscenza approfondita e dettagliata del “sistema marmo” locale. Questo sistema comprende l’intera filiera, articolata in diverse fasi tra cui: escavazione, lavorazione e commercializzazione.
Lo studio condotto dall’Osservatorio, grazie al supporto dell’Istituto di Studi e Ricerche, si propone di misurare l’impatto diretto, indiretto e indotto delle attività legate al marmo sul tessuto economico-sociale del territorio e si compone di tre analisi fondamentali: analisi della struttura imprenditoriale e occupazionale della filiera del marmo; studio delle dinamiche internazionali di scambio e dei mercati di destinazione dei prodotti lapidei; report sugli indicatori economico-finanziari delle società della filiera.